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Descrizione

Esiste un atto notarile del 10 gennaio 1586 con cui i membri della Confraternita di S. Giacomo in Vignole Borbera acquisisce il diritto di sepoltura nella chiesa dell’Abbazia di S. Pietro di Precipiano
Il 28 giugno 1576 Gerolamo Ragazzoni Vescovo di Famagosta, in visita apostolica all’ Oratorio dei Santi Lorenzo e Giacomo di Vignole, dai verbali della medesima risulta che non possedeva alcun reddito certo ed era curato dai Confratelli dei Disciplinati. Vi si celebrava una volta alla settimana nei giorni festivi, da un monaco dell’Abbazia di S. Pietro di Precipiano da cui l’Oratorio dipendeva. Il visitatore prescrive che sia ampliato l’altare troppo angusto e che sopra di esso sia posto il baldacchino, siano provveduti tre corporali e purificatoi. I confratelli si provvedano delle Regole milanesi e le stesse siano eseguite.

A quel tempo gli abati di Precipiano, provenivano dalla famiglia dei Rati Opizzoni, nobili tortonesi e dominavano la valle di Publeto, cioè lla parte bassa della Val Borbera, fino a Precipiano e Varinella
Il 29 giugno 1576 il suddetto Vescovo visitava poi la chiesa campestre di S. Lorenzo di Pompeiana di Vignole, situata sulla riva destra del Borbera, il quale rinveniva la suddetta chiesa in completa rovina, con nessuna possibilità di restaurarla. Il visitatore ordinava che sia demolita e nel luogo sia posta una croce, al fine di evitare che possa essere convertita in usi sordidi. Il visitatore ordinava ancora che il materiale della chiesa di S. Lorenzo fosse usato per costruire la nuova chiesa al di là del fiume Borbera.

Prima del 1593 presso l’oratorio vecchio, se n’era fabbricato uno nuovo: vi era anche una cappelletta campestre, cosi negli atti della Visita pastorale del 1600, sotto il titolo di S. Lorenzo, essa pure antica e anteriore al 1500, che possedeva 28 pertiche di terra.
Il 22 settembre 1669, il Vescovo di Tortona Monsignor Carlo Settala, visitava l’Oratorio dei Santi Giacomo e Lorenzo della terra di Vignole, annesso alla Chiesa Parrocchiale di S. Pietro di Precipiano, nel quale si celebra per devozione e comodità di popolo.

In questo Oratorio vi è la Confraternita dei Disciplinanti, i quali vestono cappa bianca e sono in numero di 90: recitano gli uffici della Beata Vergine Maria ad ogni festa e ordinava come segue: Ogni anno si mutino gli Officiali nella festa della Pentecoste alla presenza del P. Curato. Intervenghino li Confratelli con la cappa non solo all’ officio, ma anche alle processioni che si faranno alla parrocchia.

Il priore mandi ogni festa due confratelli ad assistere alla Dottrina Cristiana
La popolazione di Vignole che desiderava avere la parrocchia in loco e promosse perciò trattative con la Curia Vescovile e con la Sacra Congregazione del Concilio. Esito di esse furono le convenzioni del 3 maggio 1735 tra il parroco di S. Pietro ed i monaci da una parte, e la comunità di Vignole dall’altra.

Fra le altre si conveniva che il parroco monaco dovesse tenere la residenza in Vignole ed esercitarvi cura d’anime nella chiesa di S. Giacomo, e farvi tutte le funzioni solite come nella parrocchiale di S. Pietro di Precipiano; la comunità provvedesse a sue spese il battistero ed il luogo delle sepolture, restando però agli abitanti di farsi battezzare e seppellire nella chiesa di Precipiano e viceversa; che le confraternite esistenti nei due luoghi si fondessero in una sola (S. S. Sacramento, della Beata Vergine del Santo Rosario, della Beata Vergine del Carmine, Della Dottrina Cristiana), per essere poi regolate da un solo Priore, sotto Priore e Tesoriere, la Curia poi aggiunse che i parrocchiani ampliassero la chiesa di S. Giacomo.

Venne poi eretta una nuova chiesa, ma sotto il titolo di S. Lorenzo Martire, eretta nel 1786. Il 26 novembre 1792 i monaci lasciarono l’abbazia di S. Pietro di Precipiano e con decreto di Mons. Maurizio Pei retti fu eretta formalmente la parrocchiale di Vignole.
In Vignole vi era anche un Monte di Pietà, o frumentario, che nel 1820 ascendeva a staia 130 di frumento. (il locale è situato nel sottotetto al piano superiore della sagrestia, ora adibito a museo.
Oggi A. D. MMVII, la Confraternita di S. Giacomo Maggiore si compone di circa 40 fra confratelli e consorelle.

Bibliografia. G. Goggi Storia dei comuni e delle Parrocchie della Diocesi di Tortona, L. Tacchella: Vignole Borbera e il monastero benedettino di S S S. Pietro di Precipitano nella storia - Libarna,l’acquedotto romano di Rigoroso e la via Postumia.Opuscolo del 50° anno di sacerdozio di Don Carlo Pesci di Vignole Borbera 29 agosto 1925, archivio storico del Comune di Vignole borbera.


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